DL AGRICOLTURA – PRONTI A COLLABORARE SU CAPORALATO, AGROENERGIE E RAFFORZAMENTO FILIERE
Numerose, a giudizio di Confagricoltura, le misure contenute nel disegno di legge di conversione del DL Agricoltura – approvato oggi in Senato – di sostegno al settore primario, volte a contrastare i danni legati al cambiamento climatico e a rafforzare le filiere italiane. Bene l’ampliamento della moratoria su mutui e finanziamenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura – che hanno subito un calo del volume d’affari o una riduzione della produzione – e l’importante proroga al 31 dicembre 2025 della sperimentazione in campo delle TEA.
Essenziali gli aiuti previsti in favore delle imprese che hanno registrato perdite a causa dei fenomeni siccitosi e di quelle che hanno subito danni alle produzioni di kiwi. Importante l’incremento della dotazione del “Fondo di solidarietà̀ nazionale”, con 40 milioni di euro alle produzioni vitivinicole per i danni da peronospora e lo stanziamento di 30 milioni di euro per contenere l’emergenza Xylella.
Importante segnale, inoltre, l’intervento sui ristori per gli effetti delle frane nelle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche.
Il Decreto introduce, inoltre, rilevanti disposizioni di contrasto al fenomeno del caporalato e promuove un’evoluzione qualitativa del lavoro agricolo. Positive le misure introdotte per migliorare l’attività di analisi e monitoraggio finalizzata a fornire maggiori garanzie sui contratti di appalto in agricoltura. Tuttavia, sarà necessario, in sede di attuazione, tenere conto delle differenti tipologie di imprese coinvolte per non incorrere in oneri burocratici eccessivamente gravosi.
Quanto alle modifiche introdotte alla normativa su “Granaio d’Italia”, la Confederazione ne apprezza la semplificazione, auspicando la valorizzazione dei prodotti cerealicoli italiani attraverso intese di filiera.
Sul fronte delle agroenergie, asset strategico per la transizione ecologica, Palazzo della Valle plaude alle misure introdotte per garantire la continuità̀ produttiva agli impianti di biogas e biometano alimentati con biomasse agricole, con l’estensione della portata applicativa dei prezzi minimi garantiti.
Con riguardo al fotovoltaico, Confagricoltura avrebbe auspicato alcune aperture sulla produzione di energia da parte delle imprese agricole e, in materia fiscale, una maggior flessibilità sulla tassazione degli impianti a terra oltre i limiti previsti.