Decreto Rilancio: fondo da 500 milioni per il settore agricolo
Il Decreto “Rilancio” prevede un fondo da 500 milioni di euro a sostegno diretto delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura.
La dotazione potrà essere utilizzata per interventi mirati, con aiuti diretti in de minimis a sostegno dei settori maggiormente danneggiati dagli effetti della pandemia. Il tutto si inquadra nei limiti del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” di cui alla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020, C(2020) 1863.
- 100 milioni di euro del fondo sono destinati alle imprese vitivinicole che si impegnano alla riduzione volontaria della produzione di uve destinate a vini d.o.c. e i.g.t. attraverso la pratica della vendemmia verde. È posta la condizione che la riduzione di produzione di uve destinate alla vinificazione non potrà essere inferiore al 20% rispetto al valore medio delle quantità prodotte negli ultimi cinque anni, escludendo le campagne con produzione massima e minima, come risultanti dalle dichiarazioni di raccolta e di produzione presentate a norma di legge. Un decreto attuativo stabilirà procedure attuative.
- 45 milioni di euro sono destinati alla concessione di aiuti all’ammasso privato di latte bovino, bufalino e ovicaprino, oltre ai relativi semilavorati e prodotti trasformati. L’aiuto, determinato in ragione delle spese fisse di ammasso e di ogni giorno di immagazzinamento per tonnellata di prodotto – per un periodo minimo di 60 e massimo di 180 giorni – è concesso per latte e derivati prodotti in Italia nel periodo emergenziale, a condizione che lo stesso sia liquidato all’impresa agricola nel rispetto nella normativa sulle pratiche sleali.
Inoltre il fondo per l’emergenza alimentare è stato incrementato di 250 milioni di euro, che saranno destinati alla distribuzione delle derrate alimentari per l’emergenza derivante dalla diffusione dell’epidemia.